lunedì 13 febbraio 2012

La doppia nevicata a Roma

Buona la seconda! La collaborazione tra Sindaco e Protezione Civile stavolta sembra aver funzionato. Ipotizzo che i bollettini meteo siano stati recapitati a chi era in grado di interpretarli, che il sale sia stato sparso sulle strade prima - e non dopo - la caduta della neve, che i cittadini, già muniti di pala dalla volta precedente, abbiano pulito i marciapiedi di fronte le loro abitazioni senza aspettare l'invito perentorio diramato in tv.
Soprattutto, non si può non aver notato che anche la neve era di un'altra qualità, del tipo acquoso che si scioglie presto, e quindi tutto è stato più semplice rispetto a una settimana fa.
Un trionfo facile per il povero Gianni Alemanno! Un soccorso sceso dal cielo a riscattare la sua immagine guastata dall'incompetenza della Protezione Civile e dal complotto di chi vuole sottrarre a Roma le Olimpiadi del 2020. Se si pensa alla fatica che ha dovuto sopportare nei giorni successivi alla prima neve capitolina... Un sindaco in pieno delirio di onnipresenza, dotato dell'invero dono dell'ubiquità che solo il mezzo televisivo può concedere ai più meritevoli... Spalava e litigava... litigava e spalava senza sosta, senza risparmiarsi, senza rinunciare a un dibattito televisivo né ad una foto insieme all'esercito in qualche zona disagiata dell'interland romano.
Tutto questo affanno del Sindaco mi ha divertito ma fino a un certo punto. Poi ho dovuto fare i conti con la sensazione agghiacciante di essere in balia di una classe politica dirigente assolutamente inetta, talmente ignara della propria inettitudine e delle responsabilità legate al proprio ruolo da non porsi sovente neppure la preoccupazione di dotarsi di uno staff di collaboratori validi e capaci, in grado di fornire in ogni momento il supporto necessario. Come Alemanno così tanti altri. Da questi brillanti esempi discendono tutti gli Schettino del mondo.

mercoledì 1 febbraio 2012

Intenzioni


Io ci provo.
Con questo blog cercherò di tenere traccia dei miei pensieri così come mi arrivano, immediati o frutto di riflessioni.
Sfrutterò un angolo del vasto mondo di internet e lo terrò tutto per me, valga quel che valga. Ci raccoglierò riflessioni personali ma anche scritti, poesie e quant'altro trovi in giro, purché mi regali un'emozione.
Insomma, sarà un diario a modo mio. Senza scadenze, senza appuntamenti fissi, senza ritmi costanti. Spazierà tra vari argomenti, sarà serio e scherzoso. Nulla di troppo organizzato. Sarà, pressappoco, come sono io.